Data: 18 gennaio 2024

 

 

Bologna – La tendenza positiva nel riciclo delle pavimentazioni stradali in Italia continua a crescere, con risultati significativi nel 2023 che hanno portato a un risparmio di oltre 10 milioni di tonnellate di materie prime. Questo progresso è stato reso possibile grazie all’utilizzo del fresato d’asfalto, il materiale derivante dalla rimozione delle pavimentazioni stradali, che ha consolidato in Italia un tasso di recupero del 60%. Tuttavia, nonostante i successi ottenuti, c’è ancora spazio per migliorare e avvicinarsi ai livelli di altri Paesi europei.

Secondo un’analisi condotta dal Siteb – Associazione Strade Italiane e Bitumi, l’Italia ha registrato un aumento del recupero del fresato, passando dal 58% nel 2021 al 60% nel 2023. Questo risultato ha permesso di evitare l’utilizzo di 10 milioni di tonnellate di inerti e oltre 420.000 tonnellate di bitume. Tuttavia, il Paese si colloca ancora leggermente al di sotto della media europea, che si attesta intorno al 68% di recupero del fresato.

Gli ultimi dati mostrano che altri Paesi europei, come Germania (85%), Francia (77%), e Spagna (61%), hanno percentuali di recupero ancora superiori rispetto all’Italia. In particolare, la Germania è in testa con un impressionante 85% di fresato recuperato nel conglomerato bituminoso a caldo. Per ridurre ulteriormente il divario, l’Italia dovrà focalizzarsi su strategie innovative e soluzioni tecniche per aumentare l’efficienza del processo di riciclo.

La stragrande maggioranza delle strade italiane è realizzata in asfalto, e il fresato d’asfalto si conferma come il materiale ideale per la manutenzione delle pavimentazioni stradali. Attualmente, le pavimentazioni stradali contengono in media almeno il 30% di fresato, un incremento rispetto al 20% del 2014 e al 25% del 2018. Questo dato aumenta ulteriormente considerando il fresato impiegato in altre applicazioni come sottofondi, riempimenti e conglomerati a freddo.

SITEB ha calcolato che l’impiego del 30% del fresato nel totale di 35 milioni di tonnellate di conglomerato bituminoso prodotto nel 2023 ha generato un risparmio economico di 440 milioni di euro in un solo anno. Proiettando un aumento futuro dell’impiego del fresato dal 30% al 50%, il potenziale risparmio di materiali potrebbe raggiungere quota 17,5 milioni di tonnellate per gli inerti e 700.000 tonnellate per il bitume, con un controvalore economico di 735 milioni di euro.

Alessandro Pesaresi, Presidente di SITEB, sottolinea l’importanza del riciclo del fresato d’asfalto non solo in termini ambientali ma anche economici. Nonostante i progressi, Pesaresi evidenzia la necessità di superare ostacoli normativi e burocratici, proponendo interventi sull’attuale impianto normativo, come l’innalzamento dell’utilizzo del fresato e la semplificazione delle procedure di recupero in situ. Solo attraverso un impegno congiunto del settore e degli enti regolatori sarà possibile realizzare appieno il potenziale del riciclo delle pavimentazioni stradali in Italia.

 

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