SITEB INFORMA

n. 04 – 29 aprile 2022

Periodico di informazione del SITEB – Strade italiane e bitumi

INDICE DELLE NEWS

– 2021, “un’ottima annata” per il bitume

– Denuncia SITEB sul caro materiali

– Nuovi corsi di formazione monografici del SITEB

– Riunione plenaria per i partecipanti al Circuito Interlaboratorio bitumi 2021

– La Rassegna del Bitume n. 101/22

– EoW per i rifiuti da costruzione e demolizione

2021, “un’ottima annata” per il bitume

 

Nel 2021 il trend di crescita del mercato del bitume in Italia è volato alto ben oltre ogni previsione. Nonostante i primi segnali di aumento delle materie prime che hanno caratterizzato l’ultimo trimestre del 2021, le vendite di bitume in Italia sono aumentate del 12,4% rispetto all’anno precedente, che era stato comunque un anno eccezionale. La ripresa economica, avviata lentamente nel 2018, si era fatta sempre più consistente negli anni a seguire e si è fortemente consolidata nel 2021, con incrementi significativi in tutte le produzioni.

Le vendite complessive del bitume in Italia nel 2021 registrano un incremento a due cifre pari al 12,4% per un totale di 1.870.000 t contro 1.664.000 t dell’anno precedente. Che il mercato Italia abbia fortemente “tirato”, lo dimostra anche la contrazione delle vendite all’estero. Il bitume venduto all’estero, è diminuito infatti del 6,9% (1.215.000 t contro 1.305.000 t del 2020) anche se resta una quota importante della nostra produzione (39,4%). L’import resta insignificante ed è ulteriormente diminuito a 33.000 t (-23,3%) più che dimezzandosi in un triennio. Il Paese, quindi, è tornato a produrre bitume prevalentemente per la propria economia interna.

Il bitume tradizionale per uso stradale ha registrato la performance più elevata (+15,7%) raggiungendo la quota di 1.228.000 t ed è salito anche il consumo di bitume industriale destinato alla produzione di membrane bituminose (+14,3% con una produzione di 280.000 t).

Più o meno stabile è rimasta invece la produzione di bitume modificato per uso stradale (+0,3%) che con 288.000 t segna comunque un nuovo record storico di vendite di un soffio superiore alla produzione dell’anno precedente (287.000 t). La produzione di bitume modificato per uso stradale è oggi pari al 18,3% di tutto il bitume tradizionalmente utilizzato per le strade in linea con le migliori performance europee.

Anche le emulsioni bituminose segnano un buon incremento del 10% portandosi a quota 110.00 t ma i margini di crescita per queste ultime sono molto più alti, considerato l’orientamento della UE verso la sostenibilità ambientale. La maggior parte delle emulsioni bituminose prodotte in Italia, ancora oggi sono utilizzate per la mano d’attacco del conglomerato.

Segno positivo anche per la produzione di bitume ossidato (+6,3) rispetto all’anno precedente, sebbene il dato complessivo (17.000 t) sia ormai relativamente significativo confronto alle altre tipologie indicate.

Per ultimo parliamo del conglomerato bituminoso, principale prodotto del mercato e primario indicatore economico dell’andamento del settore stradale. La produzione di conglomerato bituminoso totale in Italia nel 2021 è risalita a 37.620.000 t con un +17,5% rispetto al 2020, superando le più rosee aspettative degli analisti. Il nuovo record assoluto del decennio è dovuto ancora una volta alla forte attività di ANAS che ha investito notevolmente in appalti stradali ma anche al forte impulso dell’economia circolare che consente un recupero medio del 30% del fresato d’asfalto (più correttamente definito come conglomerato bituminoso di recupero) che a sua volta è causa di una forte riduzione dell’impiego di bitume vergine. In pratica, produciamo più conglomerato rispetto a passato utilizzando molto meno bitume vergine.

Purtroppo, però, dobbiamo concludere con una nota dolente. La guerra in Ucraina, scoppiata alla fine di febbraio 2022, è fonte di grandi preoccupazioni per gli sviluppi imprevedibili che potrà avere e soprattutto perché getta un’ombra sinistra sul futuro della nostra economia che si era faticosamente risvegliata dopo un lungo periodo di stagnazione. I costi delle materie prime, e soprattutto i costi energetici, sono schizzati talmente in alto da generare tensioni altissime tra le imprese e le stazioni appaltanti e i lavori stradali si stanno fermando un po’ ovunque. I dati di vendita del bitume nel primo trimestre 2022 già lo dimostrano facendo segnare un -27,4%.

 

Denuncia SITEB sul caro materiali

SITEB, come già ricordato, ha denunciato con una lettera indirizzata al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili – Enrico Giovannini gli effetti insostenibili dell’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, che rischiano di frenare le attività dei settori dell’edilizia e dei lavori stradali. Da settembre a oggi il costo del gas nella produzione di asfalto si è quintuplicato.

L’Associazione ha precisato come servano misure urgenti di reale compensazione dei rialzi, con meccanismi effettivi di revisione prezzi che tengano conto anche dei costi energetici, solitamente esclusi dai contratti in corso. Senza di queste, la filiera degli operatori del settore è destinata alla paralisi ed è a rischio anche la puntuale esecuzione dei lavori previsti dal PNRR.

Nell’ambito delle iniziative promosse su questo fronte si inserisce anche l’incontro del Rappresentante di Categoria B Alessandro Pesaresi con Alessandro Morelli – Vice Ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili e con il deputato Jacopo Morrone, per relazionare sulle problematiche del rincaro dei costi di energia e di materie prime.

Radio 24 – Focus economia | Ascolta podcast onlineA supporto di queste iniziative istituzionali, l’Associazione ha promosso anche una campagna mediatica che ha visto due momenti di picco di visibilità con l’articolo pubblicato da Il Sole 24 Ore sulla Lettera inviata al Ministro Giovannini e la successiva intervista del Rappresentante della Cat. B Pesaresi nella trasmissione molto seguita di Radio 24, Focus Economia diretta dal vice Direttore dell’emittente radiofonica Sebastiano Barsoni.

Nuovi corsi di formazione monografici del SITEB

Seguendo l’indicazione degli Associati, nel mese di giugno il SITEB ha in calendario l’organizzazione di due corsi monografici di formazione dedicati ad altrettanti argomenti specifici:

1) CONGLOMERATO BITUMINOSO DI RECUPERO (fresato D’ASFALTO)

e

2) PROVE DI LABORATORIO PER LA PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE DI MISCELE BITUMINOSE.

Entrambi i corsi si svolgeranno in una sola una sola giornata: il primo, dedicato al fresato prevede una parte relativa agli aspetti normativi e gestionali e una parte tecnica/operativa che analizza le diverse modalità attraverso le quali il conglomerato contenente fresato può essere prodotto e messo in opera sia a caldo che a freddo.

Il programma di questo corso potrebbe articolarsi come segue:

• Inquadramento generale di settore: produzione di fresato, % di recupero, ecc.;

• Cos’è il conglomerato bituminoso di recupero: definizioni, contesto normativo, problematiche interpretative riscontrate;

• Prove di qualifica del granulato: umidità residua, shock termico, percentuali di recupero del bitume, utilizzo di additivi;

• Peculiarità dello studio di miscela dei materiali prodotti con granulato di conglomerato bituminoso;

• Tecniche di impiego a caldo in impianto;

• Tecniche a freddo di riutilizzo;

• Economia Circolare e cenni sui CAM Strade di prossima introduzione.

Il secondo corso, rivolto alle prove di laboratorio, che si organizzerà in presenza, intende illustrare con l’ausilio delle apparecchiature e di tecnici specializzati le principali prove che possono essere eseguite sui materiali, sulle miscele e sulla pavimentazione.

Gli argomenti che saranno trattati saranno pertanto i seguenti:

• Inquadramento generale della normativa tecnica;

• Prove sugli aggregati;

• Prove sui leganti;

• Prove sui conglomerati;

• Prove sulle pavimentazioni;

• Cenni sulle tecniche ad alto rendimento.

Le date, la sede (per il corso sulle prove di laboratorio), i costi per la partecipazione ed eventuali sponsorizzazioni, al momento non sono stati ancora definiti. Gli Associati riceveranno tutte le informazioni appena disponibili ma fin da ora, senza impegno, potranno farci sapere se sono interessati inviando un messaggio alla nostra segreteria.

 

Riunione plenaria per i partecipanti al Circuito Interlaboratorio bitumi 2021

In concomitanza con la riunione di Cat. C, il 5 maggio p.v. si terrà in modalità videoconferenza, la riunione plenaria dei Laboratori che hanno partecipato al Circuito bitumi SITEB-Unichim 2021. In tale occasione verranno presentati le analisi e le risultanze del Circuito; sarà fornito un aggiornamento sulle norme riguardanti i bitumi stradali; si discuterà l’ipotesi di formulazione di un nuovo circuito 2022, con matrice non solo bitume ma anche aggregati lapidei. Nel corso dell’incontro, Controls, che è stato sponsor del Circuito, terrà una breve presentazione sulle nuove apparecchiature di prova.

La Rassegna del Bitume n. 101/22

Il prossimo numero della Rassegna (n° 101), in uscita a inizio Giugno, sarà dedicato in buona parte ai problemi dell’energia(soprattutto gas e nuovi vettori energetici) e delle materie prime (per noi il bitume) che attualmente costituiscono il maggior motivo di preoccupazione per la nostra industria, come per tante altre.

 

EoW per i rifiuti da costruzione e demolizioni

A metà marzo è stata eseguita dall’Italia la notifica alla Commissione europea del “Regolamento recante disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e di altri rifiuti inerti di origine minerale, ai sensi dell’articolo 184-ter, comma 2, del decreto legislativo n. 152/06″.

La notifica di tale provvedimento alla Commissione UE si è resa necessaria sulla base di quanto stabilito dalla Direttiva Rifiuti inerti da costruzione e demolizione, ecco lo schema di regolamento sulla cessazione della qualifica di rifiutoUE 2015/1535 che prevede che gli Stati membri comunichino alla Commissione ogni progetto di regola tecnica.

Entro il 15 giugno 2022 la Commissione potrà presentare osservazioni in merito di cui lo Stato membro terrà conto, per quanto possibile, nella stesura definitiva della regola tecnica.

Il regolamento notificato stabilisce i criteri specifici nel rispetto dei quali i rifiuti inerti dalle attività di costruzione e di demolizione e gli altri rifiuti inerti di origine minerale indicati nel regolamento sottoposti ad operazioni di recupero cessano di essere qualificati come rifiuti ai sensi e per gli effetti dell’articolo 184-ter del D.L.vo 152/06.

Per inciso precisiamo che tale disposizione riguarda i materiali inerti provenienti dalle demolizioni ma non il fresato d’asfalto, per il quale già esiste un decreto di EoW (DM 69/18).