L’energia cosiddetta “pulita o verde” può prodursi in vari modi, alcuni dei quali in uso già da tempo. Oggi si punta soprattutto sul vento, sulle biomasse e sul sole. Un vettore energetico a cui si dà molta importanza è l’idrogeno che dovrebbe essere prodotto, anziché da metano, per elettrolisi dell’acqua, con ricorso a energie rinnovabili. Soprattutto le maggiori Società Petrolifere, che hanno tagliato i loro investimenti nell’oil & gas, cercano di “reinventarsi” rivolgendo le proprie attività verso la produzione di energie rinnovabili. Anche la nostra Eni è coinvolta in un grande progetto eolico nel mare del Nord. Il presente articolo cita alcuni importanti progetti, in corso o approvati, per la produzione di biocombustibili per l’autotrazione, per gli aerei e per le reti ferroviarie. Molti grandi gruppi industriali scommettono oggi sull’idrogeno che, nel giro di qualche anno, potrebbe mettere in crisi la mobilità elettrica, la cui diffusione è però incentivata da vari governi. È difficile, in una situazione in forte e rapida evoluzione, fare delle previsioni a lungo termine. Tutti i sistemi energetici attualmente in sviluppo hanno aspetti positivi e negativi.
È molto probabile che ancora per qualche decennio i combustibili fossili, in primis metano e poi petrolio, giochino un ruolo, pur ridotto ma non secondario, in campo
chimico e della mobilità.

Articolo tratto da Rassegna del Bitume

Numero: 97
Anno2021
Autori: Carlo Giavarini
Ente: SITEB
Pagine: 8

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