In questo scritto, il Direttore di SITEB prende posizione nei riguardi di un nuovo impianto di conglomerato da installarsi in zona Montirone (Provincia di Brescia). In Italia tutti si lamentano per inefficienza e immobilismo, ma ogni volta che qualcuno prova a migliorare un servizio o innovare qualcosa immediatamente scatena le proteste, spesso strumentalizzate, di chi si oppone a tutto e a tutti. Il termine “bitumificio” creato con intento dispregiativo, è volutamente fuorviante: gli stabilimenti in questione non producono bitume bensì conglomerato stradale, costituito da inerti (ghiaia, pietrisco) per oltre il 95%. Negli ultimi 20- 30 anni il progresso tecnologico ha fatto sì che tali impianti siano tra i più sicuri dal punto di vista ambientale: le emissioni sono ridotte al minimo e comunque “catturate” da appositi sistemi. L’articolo, basandosi sul significato di sviluppo sostenibile, dettaglia tutto l’iter seguito con successo per ottenere i necessari permessi. Desta stupore che anche un rappresentante della Chiesa cattolica si sia fatto coinvolgere e sia intervenuto pesantemente contro la nuova installazione.

Articolo tratto da Rassegna del Bitume

Numero: 96
Anno2020
Autori: Stefano Ravaioli
Ente: SITEB
Pagine: 6

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