I veicoli a motore a due ruote rappresentano l’utenza debole della strada e i numeri sugli incidenti stradali che coinvolgono tali mezzi dimostrano senza ombra di dubbio la veridicità di tale affermazione. Gli impatti di motociclisti contro le barriere di protezione discontinue sono sempre molto gravi e da tempo si stanno studiando nuovi tipi di barriera o dispositivi di protezione per ridurre e mitigare tali effetti. Anche l’Italia dallo scorso mese di novembre ha una normativa che introduce i DSM (Dispositivi Stradali di Sicurezza per i Motociclisti) ma il campo di applicazione indicato e la complessità di prescrizioni necessarie per valutare l’istallazione dei dispositivi riducono di molto l’efficacia del provvedimento. Un convegno organizzato presso il Centro Prove di Pereto (AQ) da AISICO ed ERF ha fatto il punto della situazione.

Articolo tratto da Rassegna del Bitume

Numero: 95
Anno2020
Autori: Stefano Ravaioli
Ente: SITEB
Pagine: 6

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