PNRR: Attuati tutti gli investimenti e le riforme del primo semestre
Tratta da ItaliaDomani del 29/06/2022
Con il raggiungimento degli obiettivi del primo semestre dell’anno prendono concretamente forma alcuni importanti tasselli del Piano di trasformazione del Paese. La richiesta di pagamento della seconda rata, inviata alla Commissione europea, porterà all’erogazione nei prossimi mesi di 21 miliardi di euro, al netto del prefinanziamento già riscosso, che andranno a sostenere il cambiamento in alcuni settori strategici del Paese. Gli investimenti e le riforme approvate nei primi sei mesi del 2022, riguardano in particolare sanità, scuola, cultura, digitalizzazione e ambiente.
Eccone alcuni nel dettaglio:
Rigenerazione urbana. Per la riqualificazione e la valorizzazione dei territori si firmano 158 convenzioni per i programmi innovativi della qualità dell’abitare (PInQuA); si assegnano, inoltre, a 483 Comuni risorse per 1.784 opere di rigenerazione urbana e ad almeno 250 borghi risorse per un programma di sostegno allo sviluppo economico e sociale attraverso l’attrattività e il rilancio turistico; stipulati 6 accordi per rafforzare la valorizzazione turistica e culturale di Roma Caput mundi. Riforma degli appalti pubblici. Con l’approvazione della legge delega in tema di appalti pubblici, si consente il riordino di un settore che rappresenta quasi il 10% del PIL nazionale. Tra i principali obiettivi associati alla riforma, quello della riduzione dei tempi della fase di aggiudicazione degli appalti, nonché quello della digitalizzazione, qualificazione e riduzione delle stazioni appaltanti (che ad oggi ammontano a circa 40mila). Trasformazione digitale. Con gli obiettivi di giugno si entra nella fase di realizzazione dei nuovi progetti di connessione, con l’aggiudicazione dei progetti relativi a scuole, strutture sanitarie, isole minori e territorio, incluse le aree oggi meno connesse. Uno sforzo ingente di connessione che consentirà di fornire servizi e opportunità, in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale, concorrendo tra l’altro ad abbattere i divari formativi, sanitari e sociali del Paese. Transizione ecologica. Sono stati definiti la strategia nazionale dell’economia circolare e il programma nazionale per la gestione dei rifiuti. La Strategia nazionale individua le azioni, gli obiettivi e le misure per assicurare un’effettiva transizione verso un’economia di tipo circolare. Il Programma nazionale di gestione dei rifiuti costituisce a sua volta uno dei pilastri strategici e attuativi della Strategia nazionale, trattandosi di uno strumento di indirizzo per le Regioni e le Province autonome nella pianificazione e gestione dei rifiuti, preordinato a orientare le politiche pubbliche e incentivare le iniziative private per lo sviluppo di un’economia sostenibile e circolare. Sono, inoltre, aggiudicati i contratti per la costruzione di impianti di produzione degli elettrolizzatori: una filiera industriale importante per la produzione di idrogeno verde.
PNRR:
Mims approva i programmi per 300 milioni di investimenti sulla rete stradale delle aree interne 29 giugno 2022 – Il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) ha approvato i piani di intervento presentati dalle 72 Aree Interne del territorio nazionale per migliorare l’accessibilità e la sicurezza stradale, per i quali sono stati stanziati 300 milioni di euro del Piano Nazionale Complementare (Pnc) al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Sono stati firmati anche i protocolli di approvazione dei piani operativi predisposti dai concessionari autostradali e il decreto predisposto da Anas relativi all’implementazione dei sistemi di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel nella rete viaria principale, che comportano un investimento di 450 milioni di euro finanziato dal Pnc. I fondi del Pnc relativi ai due interventi sono stati precedentemente ripartiti tra le Aree Interne, i concessionari autostradali e l’Anas e, sulla base del cronoprogramma, il Mims entro il 30 giugno deve approvare i piani e i programmi sull’utilizzazione delle risorse. Il Ministero ha così raggiunto ulteriori due target del Piano. In particolare, il programma per le 72 Aree Interne (che comprendono 1.077 Comuni, per un totale di 2 milioni di abitanti) prevede il miglioramento della sicurezza della mobilità e dell’accessibilità attraverso interventi sulla rete viaria secondaria (strade provinciale e comunali), recuperando anche il deficit di manutenzione registrato negli anni passati. L’obiettivo è quello di riqualificare circa 2.000 chilometri di strade e le relative opere d’arte (ponti, viadotti, ecc.). Le risorse sono state ripartite tra le Aree Interne in base a criteri che tengono conto della popolazione residente, della lunghezza delle strade, dei rischi sismici e di quelli legati al dissesto idrogeologico e della disponibilità di servizi del trasporto pubblico locale. Per quanto riguarda il monitoraggio dinamico di ponti, viadotti e tunnel sulla rete stradale e autostradale nazionale, i 26 concessionari autostradali e l’Anas hanno presentato i relativi piani operativi, ora approvati dal Ministero. Gli investimenti finanziati dal Pnc sono volti al miglioramento della sicurezza delle infrastrutture attraverso il censimento, la classificazione e gestione dei rischi per 12.000 opere d’arte della rete viaria principale. Di esse, 6.500 saranno dotate di strumentazione per il controllo a distanza, così da sottoporle a procedure di gestione della sicurezza che prevedono l’analisi della rete, l’effettuazione di sopralluoghi, la gestione del sistema digitalizzato, la classificazione delle priorità e l’attuazione degli interventi. Il decreto relativo al piano operativo dell’Anas e i protocolli di intesa con i concessionari prevedono un periodo di 30 giorni per consentire alla Direzione generale per le strade e le autostrade del Mims, di verificare la congruità dei progetti con le finalità previste, sentita l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa).
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