Si è svolta a Delft (Olanda) il 7 e 8 giugno 2017 la riunione annuale del Comitato Tecnico CEN TC 254 che si occupa della normazione delle membrane per impermeabilizzazione degli edifici e delle opere in cemento destinate a traffico stradale (ponti e parcheggi).
Vi ha partecipato il nostro dr. Madella, che tra l’altro coordina il gruppo di lavoro WG6 (impermeabilizzazione di ponti e opere in cemento destinate a traffico).
Nelle due giornate di lavoro sono stati affrontati diversi temi tra cui la revisione della norma EN 13707 (membrane bituminose per tetti) e la ratifica a Formal Voto della EN 17048 (membrane sintetiche per ponti e opere in cemento).
Una particolare attenzione è stata data ad un documento danese che criticava un paragrafo della EN 13707 relativo alla possibilità di effettuare verifiche di conformità dei prodotti (sintetici e bituminosi) solo entro un mese dalla consegna. La frase, presente in tutte le norme fino ad ora pubblicate, era stata scritta per evitare che prodotti sintetici o bituminosi sottoposti a prolungati stoccaggi impropri, (per es. elevate temperature all’esterno) potessero essere conte- stati se qualche parametro fosse risultato leggermente inferiore ai valori dichiarati in DoP.
Ampio dibattito è seguito anche per la presenza di un documento redatto dal nostro mirror group italiano, (UNI CT 033 GdL 14) che critica il documento danese.
La Commissione deciderà se tecnicamente è corretta la frase, come si aspettano la maggioranza dei delegati al CEN TC 254 o se la frase va riscritta ponendo altri termini. Un secondo fronte di discussioni si è recentemente aperto in ambito TC 127-WG5, che tratta le problematiche di reazione al fuoco dei tetti, comprendendo ovviamente i sistemi di isolamento termico ricoperti da membrane (bituminose o sintetiche). Durante la riunione del 13 giugno scorso, presente SITEB, il coordinatore del Gruppo WG5 ha risollevato un annoso problema, quello di pannelli fotovoltaici installati su tetti classificati per reazione al fuoco.
Secondo il documento del WG5, nonostante la classificazione dei tetti sia già stata definita secondo la EN 13501-5 e relative specifiche, la presenza di pannelli altera la classe di rischio della struttura e il documento TR 50670, preparato dal CENELC TC 82-WG1 (il cui coordinatore è un italiano, l’ing. Piergiacomo Cancelliere, dirigente del Corpo Nazionale dei VVFF) non è adatto allo scopo di garantire una adeguata prevenzione del rischio di incendio.
Il 3 luglio scorso si è svolta una riunione del Comitato CT011 GdL 01, Reazione al fuoco, mirror group UNI del TC 127, e il documento del WG5 è stato dibattuto; è emerso evidente che è mancato un coordinamento tra i due TC, ma altresì è emerso che il problema della reazione al fuoco dei tetti con installati pannelli fotovoltaici è già stato ampiamente e correttamente trattato dalla legislazione italiana, nel 2012, e che questa possibile “interferenza” del TC 127-WG5 potrebbe portare ad un contrasto con la nostra legislazione. SITEB è stato incaricato di produrre una nota di critica al WG5, che nelle sue linee essenziali è stata già condivisa da tutto il Gruppo UNI e sarà inoltrata al TC 127-WG5 entro settembre. SITEB opererà anche per far condividere agli altri membri del TC 127 la legislazione italiana in materia.