Il prossimo 31 gennaio si terrà il primo meeting associativo nei nuovi spazi a disposizione presso la nuova sede di Bologna. Ad organizzarlo è la Categoria D (Gruppo PRIMI). Il Gruppo PRIMI rappresenta all’interno del SITEB la quasi totalità dei produttori italiani (11 aziende delle 12 operanti sul territorio nazionale) e ha recentemente allargato la propria attività integrando i Produttori di Manti Sintetici.

Tra i temi al centro del dibattito la situazione del mercato, così fotografata nell’analisi del Rappresentante di Categoria e Presidente del Gruppo PRIMI, ing. Massimo Schieroni.

“Guardando al trascorso 2022 si può affermare che, in termini di volumi, le Aziende Italiane produttrici di Membrane Impermeabilizzanti riunite all’interno del Gruppo PRIMI, hanno sostanzialmente recuperato i volumi persi a causa della pandemia e delle conseguenti difficoltà da questa generate, e questo risultato, a confronto di altri settori meno performanti, può essere considerato senz’altro positivamente.

Le favorevoli condizioni generate dai bonus edilizi hanno in effetti favorito le vendite sul mercato interno mentre, di contro, per mantenere i volumi in esportazione, le Aziende hanno incontrato notevoli difficoltà prima tra tutte la reperibilità e conseguentemente i noli dei trasporti internazionali e intercontinentali.

D’altronde per l’industria italiana, che nel suo complesso, tra Sistemi Bituminosi e Sintetici, esporta il 60% del proprio giro d’affari, è diventato d’obbligo difendere le quote in esportazione per mantenere la competitività dei prodotti “made in Italy”.

Ma se il 2022 ha segnato il recupero dei volumi di vendita pre-pandemia, lo stesso anno si è contraddistinto per gli elevati costi delle Materie Prime le cui quotazioni sono aumentate a dismisura nella prima parte dell’anno, anche per mancanza di disponibilità delle stesse, assorbite dalla ripartenza dell’industria cinese, ma sono esplose nella seconda parte dell’anno per la crisi delle fonti energetiche, in un crescendo che sembrava non trovare una fine.

Alla luce di quanto sopra il 2023 si presenta caratterizzato da grande incertezza; il mercato italiano sembra aver perso lo slancio portato dalle agevolazioni dei bonus edilizi, per cui si dovrà ancor più fare affidamento sulla tenuta dei mercati esteri, tradizionalmente meno controllabili e soggetti alla forte concorrenza dei Produttori locali non penalizzati dai sovracosti dei trasporti.

Sul fronte dei costi i Fornitori delle Materia Prime, pur smussando i picchi degli ultimi mesi, non sembrano per nulla intenzionati ad abbandonare gli alti livelli di prezzo raggiunti nel 2022, anche perché gravati dalle “addizionali energetiche”.

Per quanto riguarda i costi Energetici è ormai universalmente riconosciuto che sono destinati a condizionare in futuro tutta la catena manufatturiera, e a penalizzare in particolare l’industria italiana più impreparata delle consorelle europee ad affrontare l’emergenza.  Il fatto che il gas abbia temporaneamente tagliato le punte parossistiche di fine anno, grazie alla mitezza del clima invernale, quand’ anche restassero sui valori attuali, cosa peraltro improbabile data l’aleatorietà degli equilibri internazionali e degli effetti climatici, sono sempre di 4 -5 volte superiori ai livelli pre-pandemici.

Conseguenza di tutto quanto sopra esposto è che il 2023, secondo le stime del Gruppo PRIMI, si presenta per l’industria delle Membrane Impermeabilizzanti sulla falsariga del 2022 per quanto riguarda il livello dei costi e con qualche incertezza in più per quanto riguarda i volumi di vendita”.