in alto: Paolo Picozza, Carte

Paolo Picozza, Claudio Fazzini e Luigi Russo Papotto: tre artisti che fanno dell’uso del bitume un segno di identità artistica

L’artista Paolo Picozza, purtroppo scomparso da oltre un anno, lo usava come sostanza primaria e base ideale della sua pittura. Per la sua capacità di creare volumi netti e masse ben definite, il bitume è nelle sue opere il protagonista assoluto della scena rappresentata. Attualmente in corso alla Galleria al ferro di Cavallo a Roma una personale dell’artista dove è possibile ammirare sia opere del primo periodo ma anche la produzione più recente.

Claudio Fazzini, Anatomia dell’assenza

Claudio Fazzini invece crea in maniera “decostruttiva”. Prima compone la figura poi la ricopre con il bitume per “seppellirla”. Infine rimuove alcuni strati pittorici attraverso l’utilizzo di acidi. L’immagine dunque affiora solo dopo un processo di “scavo”.

Luigi Russo Papotto, Trittico 2009

Luigi Russo Papotto, artista scultore di origini siciliane, nel 2009 nella sua mostra intitolata Bitumi e Ossimori – ha esposto una serie di lavori in cui l’utilizzo del bitume si spinge oltre la scultura in senso lato dove il nero del bitume è segno e non colore.