Codice Appalti: da gennaio 2023 entreranno in vigore le nuove regole

Dal nuovo anno, le gare degli appalti pubblici saranno regolate dal nuovo Codice Appalti che dovrà essere approvato entro il 9 gennaio 2023.

La legge delega sancisce tra altre le seguenti 4 cose:

Caro materiali e revisione dei prezzi

Le Stazioni Appaltanti dovranno obbligatoriamente inserire, nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, un regime obbligatorio di revisione dei prezzi al verificarsi di particolari condizioni di natura oggettiva e non prevedibili al momento della formulazione dell’offerta, compresa la variazione del costo derivante dal rinnovo dei contratti collettivi.

CAM e sostenibilità

Il nuovo Codice dovrà garantire l’aumento del grado di ecosostenibilità degli investimenti pubblici. Saranno quindi definiti nuovi criteri ambientali minimi, differenziati per tipologie ed importi di appalto

Riduzione e qualificazione delle stazioni appaltanti

La delega prevede la riduzione e la riorganizzazione delle stazioni appaltanti. L’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) ha messo a punto delle linee guida per la riqualificazione delle Stazioni Appaltanti e delle centrali di committenza. Tra gli obiettivi c’è la riduzione delle Stazioni Appaltanti, che sono 36.000, con 100.000 centri di costo.

Divisione in lotti e agevolazioni per le PMI

Per favorire la partecipazione delle piccole e medie imprese alle gare d’appalto, la Delega prevede criteri premiali per l’aggregazione di impresa e l’obbligo di motivare la decisione di non suddividere gli appalti in lotti.