Vi ricordate cosa può fare l’asfalto per l’ambiente? Bene, le stesse scelte, argomenti e risposte valgono anche per l’economia.

Consumare meno ambiente: meno pietra e inerti, meno combustibili, bitumi, ecc.

Gli inerti rappresentano infatti anche un costo economico, esattamente come lo è l’altra materia prima dell’asfalto, il bitume, e come lo sono i combustibili necessari al trasporto di entrambi; ecco perché tutte quelle soluzioni che riducono i quantitativi di materia utilizzata, ovviamente senza ridurre anche resistenza e durata utile, sono economici. A maggior ragione poi, se a fronte di questa riduzione si accrescono anche qualità e prestazioni.

Impiegare scarti, materie prime seconde ed essere esso stesso interamente riciclabile

Che l’asfalto possa impiegare scarti, come le scorie d’altoforno, e materie prime seconde, come il polverino di gomma di pneumatico, e infine che sia esso stesso interamente riciclabile in nuovo asfalto è una ottima cosa proprio in termini economici, perché questo ci risparmia una nuova forte spesa per l’acquisto di inerti e una consistente parte di quella per il bitume (con il riciclaggio a freddo e particolari additivi) ogni volta che rifacciamo una strada.
Oltre a questo ci risparmia anche i costi di trasporto e smaltimento come rifiuto del vecchio conglomerato.

Essere realizzato con meno energie e ridotte emissioni di CO2, durare di più

Le già basse temperature di produzione del conglomerato caldo vengono oggi ulteriormente ridotte con nuovi processi a bassa temperatura, come il cosiddetto “tiepido” o il “semi caliente” realizzato con emulsioni bituminose anziché bitume, ottenendo consistenti risparmi economici su energie e combustibili. Un taglio netto a questi stessi costi viene poi dalle lavorazioni a freddo, che come tali non necessitano di elevate energie per la lavorazione, richiedendo solo temperature sufficienti per  consentire lo spargimento delle emulsioni o la loro miscelazione agli altri materiali impiegati.

Ridurre materiale necessario per unità di superficie, ovvero gli spessori di stesa
 
Risparmi di energie e carburanti sono ulteriori positive conseguenze economiche di scelte e tecniche che prevedano spessori ridotti. Infatti con trattamenti superficiali o microtappeti ad aderenza migliorata come gli slurry seal, è possibile realizzare manutenzioni di buona qualità a costi decisamente ridotti, impermeabilizzando il manto stradale e prolungandone anche la vita utile.

Ridurre la frequenza degli interventi di manutenzione e dei rifacimenti, ovvero aumentare la durata utile

Risparmi economici ancor più concreti nel tempo si possono ottenere con soluzioni inizialmente più costose ma che offrano maggiori caratteristiche di portanza, resistenza e durata, come si può ottenere con l’impiego di bitumi modificati, incrementando così la vita utile del manto e ripartendone i costi su un più ampio numero di anni.