Conglomerati a freddo per tappare le buche

Dopo la pausa estiva anche l’attività SITEB in UNI è ripartita. Il 18 settembre a Milano presso la sede UNI si tenuta infatti la riunione del gruppo di lavoro GL1 “MATERIALI BITUMINOSI E SINTETICI” il cui coordinamento è affidato al direttore del SITEB.

La riunione si è tenuta in modalità ibrida ovvero sia in presenza che da remoto e ha visto la partecipazione di 12 persone tra cui per la prima volta il neoentrato Luca Saladino di Index. Il tema principale della riunione è stato l’avvio dei lavori del progetto di norma UNI sui conglomerati bituminosi a freddo il cui relatore è il prof. Toraldo del Politecnico di Milano.

Tale progetto era stato deciso dal GL1 già nella riunione precedente di giugno ed era stato motivato dall’esigenza di mettere ordine in un comparto di prodotti generalmente venduti sfusi oppure in sacchi/secchielli da 20 kg, per i quali non esistono regole di alcun genere pur essendo di fondamentale importanza per il ripristino e la messa in sicurezza di pavimentazioni con buche e ammaloramenti di piccole dimensioni.

Il prof Toraldo ha presentato un primo indice della norma secondo lo schema classico e dopo il necessario brainstorming, di comune accordo, cogliendo i suggerimenti di tutti, ha inserito gli scopi e le definizioni. Il format così compilato verrà ora tradotto in inglese e seguendo la procedura consueta verrà mandato alla approvazione della Commissione SC 02 che dovrà votarlo.

Secondo il parere del coordinatore, questo progetto di norma è partito piuttosto bene; c’è già un discreto affiatamento anche con i nuovi entrati (Prof. Cerni dell’Università di Perugia, ing. Cazacu di Edilpavimentazioni, ing Cattani Tecnoasfalti,) che si sono ben inseriti in un gruppo ormai consolidato composto normalmente da ing Arrigoni di Tecnopiemonte, arch Lunardi di Sintexcal, dott. Del Zoppo di Mapei, arch. Capsoni e ing Ravaioli di SITEB e dagli oggi assenti: ing. Venturini di Iterchimica, ing Carlessi di Controls, geom Espen Provincia Autonoma di Bolzano. L’auspicio è che l’attività appena avviata possa proseguire e concludersi in tempi rapidi e produrre la norma UNI entro il 2024.

 

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