Radio 24 (Andrea Ferro) – intervista al Direttore del SITEB del 15 agosto 2022 revisionata e sintetica

Dal fronte delle manutenzioni arriva l’allarme di SITEB, l’Associazione che rappresenta il comparto delle manutenzioni stradali e delle impermeabilizzazioni. Il caro energia e il boom dei costi delle materie prime mettono in ginocchio il comparto, è la denuncia. Al nostro microfono Stefano Ravaioli, direttore di SITEB -Strade italiane E Bitumi.

Ravaioli cosa significano per voi tutti questi extracosti?

Significano tantissimo, perché l’attività di manutenzione delle strade è fatta in gran parte da contratti  intecedenti alla situazione attuale. Ci sono contratti come quelli “quadro” di ANAS che prevedono lavori che non sono ancora stati eseguiti perché non era ancora il momento, ma oggi andrebbero eseguiti ai valori di 3 anni fa mentre i prezzi attuali sono insostenibili. Per questo molte aziende si sono trovate in difficoltà. Il Governo Draghi prima della caduta, aveva attuato diverse disposizioni per adeguare i lavori vecchi ai preziari attuali, tali disposizioni però sono in vigore solo per il 2022. Se le condizioni attuali di crisi dovessero protrarsi il problema non sarebbe risolto anzi ci troveremo davanti a situazione peggiori.

Per effetto di quello che ci sta dicendo, quest’anno molti interventi di manutenzione stradale sono partiti in ritardo?

Si infatti i lavori sono partiti tardissimo quest’anno, perché le imprese coinvolte non potevano eseguire i lavori con contratti di 3 anni fà alle condizioni di oggi. Basti pensare all’incremento del GAS METANO che è passato da 20 euro a oltre 200 euro a MWh con il rischio di poter sfiorare anche i 500 Euro.

Anche il settore delle membrane impermeabilizzanti ha subito una forte crisi?

le membrane impermeabilizzanti sono realizzate in gran parte con il bitume e altre materie prime, quest’;ultime hanno subito un grande aumento del prezzo dato che molte materie prime provengono dall’estero soprattutto via nave e se il movimento di un container dalla Cina un anno fa costava 1.500 Euro oggi sfiora anche 10.000Euro.

A tutto questo dobbiamo sommare la crisi energetica; come paese produciamo energia elettrica in gran parte attraverso turbine a gas,

in questo caso i prezzi dell’elettricità sono passati da 50Euro/MWh a oltre 500

C’è infine anche l’emergenza idrica, in particolare per i trasporti fluviali in Europa che a causa del basso livello dell’acqua non permette alle chiatte presenti sul Reno di trasportare le materie prime con facilità. Possiamo dire che siamo davanti ad una tempesta perfetta, per questo SITEB ha deciso di lanciare l’allarme.

 

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