Bologna, 18 dicembre 2024 – A pochi giorni dall’entrata in vigore del Decreto sui Criteri Ambientali Minimi (CAM) per le opere stradali, l’Associazione SITEB (Strade Italiane e Bitumi), riferimento nazionale per la filiera stradale, lancia un appello: “Una norma importante e necessaria per lo sviluppo dell’economia circolare rischia di trasformarsi in un freno per il settore, se non accompagnata da adeguate misure di supporto e preparazione.”

 

Corso SITEB  CAM STRADE  ad ASPHALTICA 2024 , 260 i presenti

 

Il Decreto, atteso da anni per favorire la sostenibilità nel settore delle infrastrutture stradali, rappresenta un passo avanti per ridurre l’uso di risorse non rinnovabili, promuovere il riciclo di materiali e adottare tecnologie a basso impatto ambientale. Tuttavia, SITEB avverte che la carenza di risorse economiche, l’assenza di formazione specifica e le ridotte competenze presso le stazioni appaltanti di dimensioni medio-piccole – che gestiscono la maggior parte delle opere di manutenzione e costruzione in Italia – potrebbe produrre gravi problemi e portare anche al blocco delle gare d’appalto.

SITEB: la voce del Settore

Da oltre dieci anni, SITEB è in prima linea nella promozione di pratiche sostenibili e innovative nel settore stradale, lavorando a stretto contatto con istituzioni, professionisti e imprese. La sua azione non si limita alla rappresentanza: SITEB si distingue come motore di cambiamento e promotore di soluzioni concrete per affrontare le sfide del settore.

“Come Associazione, abbiamo sempre sostenuto la necessità di introdurre criteri ambientali chiari e condivisi per il settore. Il Decreto CAM rappresenta una grande opportunità per ridisegnare il futuro delle infrastrutture in chiave sostenibile, ma è essenziale che questa transizione avvenga in modo equilibrato e sostenibile anche per le realtà più piccole,” dichiara Alessandro Pesaresi, Presidente di SITEB.

Il messaggio di SITEB è chiaro: per evitare il rischio di paralisi, è necessario un piano strutturato che includa formazione, risorse adeguate e un’applicazione graduale delle nuove regole. “La sostenibilità non può essere un privilegio delle grandi stazioni appaltanti: deve essere accessibile a tutti, inclusi quei Comuni e quelle realtà che oggi sono più vulnerabili di fronte a cambiamenti così significativi,” sottolinea Pesaresi.

Le Proposte di SITEB

SITEB ha elaborato una serie di osservazioni e suggerimenti già inviate al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che include:

  • Introduzione di una Fase Transitoria: L’Associazione propone di applicare i CAM inizialmente solo agli appalti di maggiore entità economica, permettendo alle stazioni appaltanti minori di adeguarsi progressivamente.
  • Rafforzamento della Formazione: SITEB intende promuovere percorsi di aggiornamento per progettisti, direttori dei lavori e tecnici delle stazioni appaltanti, con l’obiettivo di diffondere competenze e buone pratiche.
  • Semplificazione delle clausole: Alcuni requisiti tecnici previsti dal Decreto necessitano di una revisione per evitare conflitti interpretativi e applicativi, che potrebbero complicare ulteriormente il lavoro delle amministrazioni locali.

 

Foto Gruppo di lavoro SITEB CAM STRADE

Il Ruolo Centrale di SITEB nella Transizione

Oltre a rappresentare gli interessi della filiera, SITEB si propone come guida per accompagnare il settore nella transizione verso modelli più sostenibili. Nei prossimi mesi, l’Associazione intensificherà le attività formative e di monitoraggio, organizzando incontri sul territorio nazionale per raccogliere istanze, condividere esperienze e individuare soluzioni pratiche.

“Non ci limitiamo a denunciare i problemi: come Associazione, ci sentiamo responsabili nel fornire supporto concreto a tutti gli attori coinvolti. SITEB non è solo una voce critica, ma una risorsa per chi lavora nel settore. Siamo pronti a collaborare con le istituzioni e a fare da ponte tra le esigenze normative e le capacità operative delle imprese e delle amministrazioni,” aggiunge Pesaresi.

Guardare al Futuro con Pragmatismo

SITEB invita le istituzioni, le imprese e gli operatori del settore a considerare il Decreto CAM come un’occasione per modernizzare il sistema delle infrastrutture stradali, mantenendo però un approccio pragmatico e inclusivo. “L’innovazione non può essere calata dall’alto: deve essere costruita insieme, ascoltando le realtà operative che ogni giorno lavorano sul territorio,” conclude Pesaresi.

Con la sua azione, SITEB si pone come leader indiscusso di una filiera in evoluzione, dimostrando che l’innovazione e la sostenibilità possono essere raggiunte solo attraverso collaborazione, pianificazione e impegno condiviso.

 

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